Polipectomia endoscopica cure
La colonscopia, oltre che diagnostica, può essere anche terapeutica consentendo l’asportazione di alcune lesioni come i polipi intestinali, che in passato richiedevano un intervento chirurgico, tramite polipectomia endoscopica.
I polipi sono una delle condizioni più comuni che colpisce il colon e il retto: si verificano in una percentuale che varia dal 15 al 20 % della popolazione adulta.
Essi possono trovarsi lungo il colon o il retto, ma sono più comuni nel colon sinistro, nel sigma, e nel retto. I polipi vengono classificati in base al loro aspetto macroscopico in peduncolati (simili a piccoli funghi) o sessili (di forma piatta o rilevata senza peduncolo).
I polipi inferiori a 5 mm possono essere asportati con pinza bioptica o con ansa.
Per i polipi di diametro inferiore a 20 mm l’asportazione può essere effettuata al primo riscontro, previa indagine anamnestica circa patologie emocoagulative e/o assunzione di farmaci a potenziale rischio emorragico da parte del paziente. I polipi sessili di grosse dimensioni (>20 mm) possono essere asportati in più frammenti. Per polipi sessili del colon destro, dove la parete è piuttosto sottile, o di altri settori, se la base d’impianto è larga, è indicato effettuarne l’asportazione con tecnica EMR (resezione endoscopica della mucosa).
I polipi di dimensioni maggiori di 25 mm o di difficoltà tale da non poter esser asportati contestualmente possono essere trattati in regime di day-hospital o degenza ordinaria da un endoscopista esperto.
La colonscopia deve essere preceduta da un’adeguata preparazione poiché l’intestino può essere valutato accuratamente solo in assenza di feci.
Per questo motivo, è importante che i pazienti si attengano scrupolosamente alle indicazioni date per la pulizia dell’intestino; qualora la preparazione non consenta di effettuare la colonscopia in condizioni ottimali sarà necessario posticipare l’esame.
La colonscopia inoltre deve essere preceduta dal digiuno assoluto (sia solidi che liquidi) per almeno 8 ore. Se al mattino si assumono solitamente dei farmaci (ad esempio per la pressione, per la tiroide o per il cuore), è possibile ingerirli bevendo la minima quantità di acqua possibile.
Secondo le linee guida internazionali farmaci che alterano la capacità coagulativa del sangue, in caso di polipectomia, vanno sospesi fino a 5 giorni prima, previa valutazione cardiologica.
La polipectomia viene effettuata in sedazione profonda.
Il paziente non avverte alcun dolore durante l'esecuzione. Al risveglio può accusare dolore addominale dovuto all’insufflazione necessaria per effettuare la colonscopia.
La polipectomia può avere delle complicanze, seppur rare, quali il sanguinamento o la perforazione intestinale.
In seguito alla procedura il paziente ambulatoriale potrà tornare presso il domicilio dopo un breve periodo di osservazione in sala risveglio. Se la polipectomia, per le condizioni cliniche del paziente o la tipologia delle lesioni, viene eseguita in regime di degenza ordinaria, generalmente la dimissione è prevista entro un paio di giorni dalla procedura.
I soggetti sottoposti a rimozione di adenomi sono a rischio di sviluppare altre lesioni.
Lo scopo principale della sorveglianza endoscopica è quello di prevenire lo sviluppo di una neoplasia colo-rettale attraverso la rimozione di uno o più adenomi ad alto rischio prima che essi assumano le caratteristiche di neoplasia maligna. Al termine della fase relativa al trattamento di polipectomia per via endoscopica vengono raccolte le conclusioni che prevedono il follow-up solo dopo aver visionato il risultato dell’esame istologico.
I parametri essenziali per la definizione dell’intervallo tra la colonscopia di base e quella di follow-up sono:
1) la numerosità degli adenomi
2) le dimensioni degli adenomi
3) il grado di displasia
4) la presenza di componente villosa