Riapre il Pronto Soccorso

Il DEA di I livello torna a servire il quadrante sud-ovest della Capitale

12/07/2021

Il Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico riapre i battenti, dopo la temporanea sospensione dovuta alla richiesta della Regione Lazio di attivare un reparto Covid-19 legata alla seconda ondata della pandemia. Alla cerimonia di riapertura hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l'assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato e il Direttore generale Asl Roma2 Giorgio Casati.

Accogliente, sicuro e dotato delle migliori tecnologie, si rivolge a un bacino potenziale di circa 300mila residenti per un afflusso stimato in 48mila accessi annui.

Sono i numeri che descrivono il Pronto soccorso attivo dalle ore 17.00 del 12 luglio 2021, un DEA di primo livello sviluppato su 2.100 metri quadrati completamente integrati nell'edificio del Policlinico, accreditato Joint Commission International, e realizzato seguendo i più aggiornati modelli organizzativi, tecnologici e di triage.  Presso il nuovo Pronto soccorso è attiva una postazione ARES 118.

Inserito nel territorio della Asl Roma 2 che conta 1,3 milioni di abitanti, in via Àlvaro del Portillo 192, nel quartiere di Trigoria, il Pronto soccorso del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico accresce l'offerta di sanità pubblica nel quadrante sud ovest della Capitale e dei territori limitrofi (Eur, Spinaceto, Mostacciano, Laurentino, Pontina) in risposta ai bisogni di salute delle persone.

Gli spazi del DEA, pronti all'apertura già ad aprile 2020 e riconvertiti in Covid Center durante la prima ondata della pandemia (marzo – aprile 2020), sono stati aperti al pubblico per la prima volta il 1° settembre del 2020. Dopo 58 giorni, il 28 ottobre dello scorso anno, il DEA ha sospeso le proprie attività per lasciar spazio al Campus Covid Center 2.0. Un percorso altalenante per il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico che ha sempre operato di concerto con la Regione Lazio per rispondere ai bisogni prioritari di salute e assistenza dei cittadini.

Oggi, con uno sforzo progettuale e realizzativo durato fino alle scorse settimane il Pronto soccorso del Policlinico Universitario si è adeguato alle più recenti disposizioni della Regione Lazio per garantire la massima sicurezza a tutti i pazienti che accedono alla struttura sanitaria di Trigoria, ospedale sicuro.

Il Pronto soccorso amplia la rete dell'Emergenza-urgenza di Roma mettendo a disposizione della collettività un nuovo DEA di I livello. È inserito nelle reti tempo-dipendenti della Regione Lazio per assicurare cure tempestive per tutte le patologie e, in particolare, per quelle:

  • cerebro-vascolari acute (ictus)
  • vascolari acute (aneurismi)
  • cardiologiche acute (infarti)
  • cardio-chirurgiche

oltre che per tutti i casi di traumatologia e di patologie chirurgiche acute.

La struttura del nuovo Pronto soccorso, dispone di una sala operatoria dedicata posta nelle immediate vicinanze dell'alta intensità così come la Radiologia interventistica e l'Emodinamica. Il nuovo Dea può contare inoltre su un servizio di Diagnostica per immagini dedicato dotato di una TAC 300 strati ad altissime prestazioni.

Tra gli elementi caratterizzanti: l'organizzazione del flusso dei pazienti per livelli di gravità (suddivisa in medio-bassa e alta intensità). Grande attenzione è stata dedicata alla privacy, al comfort e al benessere dei pazienti con la predisposizione di aree OBI (Osservazione Breve Intensiva) da 8 letti per chi necessita di un periodo di osservazione maggiore e di una Holding Area da 12 letti separati tra uomini e donne per chi attende il posto letto per il ricovero o il trasferimento in altre strutture in caso di mancanza di posto letto disponibile.

Dispone di un percorso protetto febbre creato per gestire in sicurezza gli accessi al Pronto soccorso riducendo al massimo i rischi in questo periodo connessi alla pandemia Covid-19. Il percorso protetto febbre realizza un itinerario obbligato per tutti creando un passaggio di pre-triage tra l'esterno e la struttura sanitaria grazie al quale è possibile separare completamente i flussi al loro arrivo, prima ancora di essere sottoposti al triage, inviando i pazienti sospetti verso un itinerario dedicato, isolato, confortevole e diverso da quello dei pazienti che non presentano caratteristiche di rischio.

All'interno del DEA il triage è dotato di sale di prima visita. Importante anche l'investimento sull'accessibilità: nel parcheggio del Pronto soccorso saranno presenti stalli riservati a persone con disabilità e un parcheggio rosa.

L'eliporto è posto a pochi metri dall’ingresso del DEA e permette l'utilizzo delle eliambulanze.

“Siamo particolarmente felici di poter restituire alla Capitale e ai territori limitrofi un approdo sicuro per le cure in emergenza e urgenza – ha detto Felice Barela, presidente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – che rappresenta un ritorno alla normalità dopo un anno e mezzo di pandemia, che ci ha imposto più volte di modificare assetti strutturali e organizzativi del Policlinico Universitario. L’attività condotta in armonia e raccordo con la Regione Lazio ci ha permesso, in questi mesi in cui il Pronto soccorso è rimasto chiuso per lasciar posto al Covid Center, di dare un contributo significativo alla lotta contro il Covid-19 e nella continuità delle cure per le persone con altre patologie”.

“Con questa riapertura – ha affermato Paolo Sormani, direttore generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico – torniamo a dare risposte di salute all’interno della rete regionale dell’emergenza e delle reti per fronteggiare le patologie tempo dipendenti come ictus, aneurismi e infarti.  L’esperienza maturata con la creazione del Campus Covid Center e del Campus Covid Center 2.0 è un patrimonio di conoscenze preziose che hanno permesso di riorganizzazione il Pronto soccorso per rispondere in maniera sicura ed efficiente nel post pandemia. Il DEA di I livello del Policlinico Campus Bio-Medico oggi può contare anche sulla presenza di una postazione dell’ARES 118 che, assieme all’eliporto, garantisce la possibilità di accesso rapido anche da territori lontani o raggiungibili solo in volo”.

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