Radioterapia per carcinoma mammario
Informazioni sanitarie per le pazienti sottoposte a trattamento radioterapico per il tumore al seno
Gentile signora, la radioterapia a cui verrà sottoposta è una radioterapia ultraconformata che utilizza una tecnologia di ultimissima generazione.
La radioterapia a fasci esterni impiega i raggi X ad alta energia prodotti da un acceleratore lineare. L’apparecchiatura è completata da un lettino robotizzato sul quale si sdraierà e attorno al quale ruota la testata che eroga i raggi X.
Questi fasci attraversano la cute e rilasciano la dose programmata nell’area da irradiare (identificata precedentemente dal medico oncologo radioterapista) in modo simile a ciò che avviene quando ci si sottopone ad una radiografia diagnostica.
Il medico oncologo radioterapista definisce la dose totale necessaria per ottenere l’obiettivo terapeutico stabilito; questa dose viene suddivisa in sedute giornaliere di breve durata, dette anche frazioni.
La terapia verrà effettuata tutti i giorni (escluso sabato e domenica), per una durata variabile, fino a raggiungere la dose totale stabilita.
Lei sarà visitata dal medico specialista che porrà l’indicazione alla radioterapia.
Prima di procedere con il trattamento sarà sottoposta a due simulazioni nel corso delle quali verrà eseguita una TC di centraggio per delimitare con la massima precisione il target da trattare e gli organi sani vicini, così che possano essere preservati (cuore, polmoni ecc.).
Le immagini acquisite con la TC serviranno ad elaborare il suo piano di cura.
Sempre in questa fase saranno utilizzati dei sistemi di contenzione in modo da rendere la sua posizione sempre riproducibile nel corso del trattamento. Verranno infine eseguiti dei tatuaggi puntiformi permanenti sulla cute, che serviranno a garantire il corretto posizionamento durante tutte le sedute di radioterapia.
Ogni giorno, prima del trattamento, sarà fatta accomodare dal tecnico sul lettino nella posizione stabilita durante la TC di centraggio e le verrà chiesto di rimanere il più pos-sibile immobile durante l’erogazione delle radiazioni.
A quel punto gli operatori usciranno dalla stanza di trattamento e verrà azionata la testata dell’acceleratore lineare che, ruotando intorno al lettino, dirigerà i raggi X sulla zona da irradiare.
L’erogazione delle radiazioni è indolore e dura pochi minuti.
Vogliamo rassicurarla che, durante i brevi minuti della seduta, Lei non rimarrà isolata: attraverso un circuito di telecamere il personale sanitario sarà costantemente in grado di vederla, sentirla e dialogare con lei.
In caso di problemi basta che parli o alzi la mano per richiamare l’attenzione.
Ricordi che prima e dopo la seduta di terapia lei non è fonte di radioattività e può svolgere una vita normale senza costrizioni e limitazioni.
Le radiazioni possono ridurre l’elasticità dei tessuti sottocutanei o causare edema, cioè un accumulo di liquidi che si manifesterà con il “seno dolente” e con il classico aspetto della pelle a buccia d’arancia.
Per questa problematica è fondamentale eseguire bene il massaggio del seno. Il massaggio linfatico è differente da un normale massaggio perché il movimento deve tener presente la direzione del flusso con cui la linfa scorre normalmente nel corpo.
L’automassaggio linfatico è semplice da imparare ed ha benefici immediati sui dolori alla mammella e sulla tensione dei muscoli sottostanti.
Le radiazioni, per raggiungere la ghiandola mammaria, devono attraversare la cute, perciò è possibile, a partire dalla seconda settimana di trattamento, che si verifichi un arrossamento locale più o meno intenso, come da esposizione solare (dermatite).
I punti più delicati sono costituiti dall’areola mammaria, dal capezzolo, e soprattutto dalle pieghe cutanee (solco sottomammario e pilastro ascellare). Queste, infatti, sono le zone più facilmente sottoposte a macerazione per sudorazione e/o a sfregamento dovuto al reggiseno, specialmente in seni di grosse dimensioni o in presenza di cicatrici retraenti.
Per prevenire la dermatite è fondamentale utilizzare solo le creme che le verranno indicate dal personale medico ed infermieristico del reparto, ed attenersi alle indicazioni fornite sulla loro corretta applicazione.
La crema, in piccole quantità, deve essere perfettamente assorbita dalla cute, con un massaggio leggero.
Eventuali eccessi di crema vanno rimossi.
La cute trattata va mantenuta sempre asciutta ed areata fino al completo assorbimento della crema.
Prima della seduta della radioterapia è necessario presentarsi con la cute pulita con acqua e sapone neutro, evitando creme idratanti, gel, emulsioni o medicazioni.
Per mantenere una buona igiene della cute è necessario rispettare alcune semplici indicazioni, come quella di usare saponi neutri e comunque non aggressivi.
Per sapone neutro si intende un sapone:
- senza profumo
- con un ph compreso tra 5 e 6
- senza lanolina e senza surfactanti irritanti.
Le consigliamo di usare indumenti di seta, lino o cotone, bianchi e morbidi.
Eviti indumenti stretti e in fibre sintetiche che riducono la dispersione del calore.
Indossi il reggiseno il meno possibile, evitando quelli con ferretto e preferendo quelli di cotone bianco.
Utilizzi un fazzoletto di cotone o lino sotto il seno: assorbe il sudore ed evita che la cute si maceri.
Le consigliamo di evitare la depilazione (ceretta e crema depilatoria) o l’uso di lamette da depilazione.
Non usi acqua troppo calda o troppo fredda. Si asciughi tamponando delicatamente.
Non sottoponga la pelle irradiata a temperature molto fredde o molto calde (es. impacchi di ghiaccio, borse acqua calda).
Eviti soluzioni alcooliche (deodoranti, profumi, etc.) e/o l’uso del borotalco che favoriscono la secchezza della cute.
Per almeno 6-12 mesi, applichi sempre creme a schermo totale (50+) e non esponga il seno trattato, ai raggi diretti del sole o di lampade UV.
Eviti di fare il bagno nelle piscine contenenti disinfettanti a base di cloro che possono aumentare la secchezza della cute.
Ricordi comunque che, per chiarire ogni dubbio, può utilizzare le visite programmate durante il trattamento e che, in caso di necessità, può richiedere l’intervento dell’infermiere o del medico in ogni momento del suo piano di cura.