Otosclerosi
Informazioni per il paziente
L’otosclerosi è una patologia caratterizzata da un’alterazione della crescita ossea della catena degli ossicini dell’orecchio. Nella maggioranza dei casi determina un blocco della staffa (l’ultimo ossicino dell’orecchio medio che conduce il suono), meno frequentemente la calcificazione interessa l’orecchio interno.
L’otosclerosi si manifesta con un calo dell’udito (ipoacusia), a volte si manifesta in un orecchio solo (monolaterale) ma più frequentemente in tutti e due (bilaterale). Spesso peggiora nel tempo e può portare anche a sordità. Un altro sintomo frequente è un rumore nell'orecchio (acufene), ovattamento dell’orecchio, più raramente vertigine.
La causa può essere genetica e quindi manifestarsi in altri membri della famiglia, tuttavia esistono anche forme isolate. In genere è frequente più nelle donne che negli uomini, insorge generalmente tra i 20 e i 50 anni e può peggiorare durante la gravidanza e l’allattamento.
La diagnosi di otosclerosi viene eseguita dopo un’attenta anamnesi e dopo una valutazione strumentale mediante esame audiometrico (misurazione dell’udito) e impedenzometrico (misurazione del riflesso stapediale, cioè dell’attività del muscolo stapedio situato all’interno dell’orecchio medio capace di bloccare la trasmissione del suono). Una riduzione d’udito dovuta ad un difetto di trasmissione del suono e l’assenza del riflesso stapediale sono dati compatibili con la malattia.
La perdita di udito inizialmente colpisce prevalentemente le basse frequenze (250-500-1000 Hz) per il blocco del movimento della staffa. I grafici successivi sono gli esami audiometrici e fanno vedere la progressiva perdita di udito.
I pallini neri rappresentano la capacità uditiva dovuta agli ossicini ed in particolare alla motilità della staffa, le parentesi quadre rappresentano la capacità del nervo acustico. Più le curve si abbassano, minori sono le capacità uditive. In seguito la malattia colpisce progressivamente anche le frequenze più alte (2000-4000-8000 Hz) e il nervo acustico (parentesi quadre) comincia ad essere seriamente compromesso con una perdita uditiva molto grave e irreversibile.
L’intervento microchirurgico, eseguito in anestesia locale e sotto controllo microscopico, consiste nella sostituzione della staffa, bloccata dal processo otosclerotico, con una protesi in materiale biocompatibile e di durata maggiore della nostra vita. È uno degli interventi che danno più soddisfazione al paziente e al medico, perché portano al recupero uditivo nello stesso momento dell’intervento, per questo viene operata con grande frequenza nella nostra Area di Otorinolaringoiatria.
Il paziente dovrà presentarsi a digiuno (da solidi e liquidi) da almeno 6 ore.
Nel post-operatorio si consiglia di soggiornare in ambiente privo di potenziali rischi contaminanti.
Evitare di venire a contatto con persone portatrici di affezioni dell’apparato respiratorio.
Fino ad una successiva visita di controllo il paziente non dovrà:
- soggiornare in ambienti molto caldi e scarsamente umidificati;
- esporsi alla luce diretta del sole;
- assumere farmaci per uso nasale non prescritti dai medici di reparto;
- assumere farmaci anti-coagulanti se non specificamente indicati;
- soffiarsi il naso vigorosamente;
- evitare viaggi in macchina, treno ed aereo.
In caso di necessità si consiglia di starnutire a bocca aperta. Evitare di mandare acqua nell'orecchio operato.
LASCIARE A CASA: anelli, orologio, braccialetti, collane, etc.
PORTARE CON SÉ: l’ultimo esame audiometrico eseguito (entro due mesi), l’ultima TAC o Risonanza Magnetica dell’orecchio se eseguito, il contenitore per eventuali protesi dentarie mobili.
PER CHI ASSUME FARMACI PER PROBLEMI CARDIOLOGICI (pressione arteriosa alta, aritmia, ecc.) IN SEDE DI PREOSPEDALIZZAZIONE CONSULTARSI CON IL MEDICO PRESENTE.
- ANESTESIA: prima dell’intervento l’anestesista informerà sul tipo di anestesia scelta per il caso. La scelta dipenderà da molti fattori e il fine è rendere il rischio peri-operatorio il più basso possibile. In sala operatoria l’anestesista inserirà un piccolo catetere in una vena della mano per somministrare i farmaci e i liquidi necessari durante l’intervento e garantire la sicurezza durante lo svolgimento dell’operazione.
- MONITORAGGIO: tutti i parametri vitali, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, ossigenazione del sangue, temperatura, dolore e altri se necessario, verranno controllati continuamente prima, durante e per un periodo dopo l’intervento chirurgico.
- ANESTESIA LOCO-REGIONALE: prevede l’iniezione di un farmaco anestetico nella regione auricolare e rende insensibile una estremità o la parte interessata. Durante l’Anestesia Loco-Regionale può rimanere completamente vigile oppure chiedere di essere sedato.
- TERAPIA DEL DOLORE: l’anestesista informerà sulle modalità previste di gestione del dolore post operatorio, condivise con il chirurgo e utili per lo specifico intervento. L'obiettivo è rendere il dolore più contenuto possibile e contiamo sul costante riscontro al personale infermieristico. Verrà invitato pertanto il paziente a descrivere il dolore con una scala di 11 punti da 0 (nessun dolore) a 10 (il massimo dolore immaginabile); questo aiuterà a perseguire lo scopo.
Cosa portare con sé:
- Tessera sanitaria
- Impegnativa per l'intervento
- Farmaci personali
- Eventuale esenzione
- Documentazione sanitaria di esami/visite precedenti, soprattutto se eseguiti in altre strutture (immagini, dischetti CD-ROM, etc.)
- Abbigliamento comodo (ciabatte chiuse e scarpe da ginnastica)
- Articoli per l'igiene personale (docciaschiuma, spazzolino, dentifricio, etc.)
- Occhiali (per chi ne fa uso)
- Acqua
RISCHI
Nessun intervento è privo di rischi. Il chirurgo spiegherà le possibili complicanze correlate all'intervento e alle specifiche condizioni di salute, chiedendo poi al paziente di firmare il “consenso informato”.
Si possono fare tutte le domande che si ritengo opportune allo staff medico affinché si possa affrontare il percorso terapeutico in modo sereno.
FARMACI
Il paziente deve informare dettagliatamente il chirurgo delle medicine che sta assumendo, in particolar modo chi assume farmaci per problemi cardiovascolari. Alcune potrebbero dover essere interrotte prima dell’intervento, es. quelle che espongono al rischio di sanguinamento.
SANGUE
Se le condizioni cliniche lo richiederanno, il paziente potrebbe essere sottoposto ad una trasfusione di sangue. Si tratta di una procedura effettuata solo in caso di necessità e sottoposta a importanti controlli laboratoristici e di sicurezza. In alcuni casi potrà essere indicato predepositare una sacca del proprio sangue da reinfondere, qualora necessario. Si possono invitare a donare il sangue parenti e amici. La loro donazione non sarà impiegata direttamente, ma per tutti quei pazienti che si troveranno similmente in condizioni di necessità.
Si può donare al nostro Centro Trasfusionale dal lunedì al
sabato (8.00 – 11.30); Tel. +39.06.225411050.
DIETA ED ATTIVITÀ FISICA
Nei giorni che precedono l’intervento, si consiglia l’assunzione di una dieta sana, varia ed equilibrata.
È consigliato mantenere un’attività fisica quotidiana per quanto possibile.
FUMO ED ALCOOL
Il fumo e l’eccesso di alcolici interferiscono sulla guarigione di qualsiasi intervento chirurgico. È importante smettere di fumare ed evitare l’assunzione di più di un bicchiere di vino al giorno per almeno 2 settimane prima e 6 settimane dopo l’intervento.
La visita otorinolaringoiatrica può essere prenotata tramite:
- Servizio Sanitario Nazionale/My-Hospital telefonando al +39 06.8743.4343 oppure recandosi presso gli sportelli d’accettazione al piano -1 del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico (via Álvaro del Portillo 200, 00128 Roma)
- regime privato/intramoenia e assicurati telefonando al +39 06.22541.1240 o attraverso il sito internet www.policlinicocampusbiomedico.it.